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Perché è così gratificante ospitare nella propria abitazione

Ospitare bambini stranieri per soggiorni linguistici a pagamento è un ottimo modo per integrare il proprio reddito. Infatti, malgrado molti inizino l’attività per questo motivo, l’esperienza unica e stimolante di ospitare persone nella propria abitazione, è il motivo principale per cui continuano a farlo. Una volta provata questa avventura, nessuno vuole più rinunciarvi!

 Paola, madre di una ragazza di 15 anni, ha ospitato una ragazza inglese, coetanea della figlia, lo scorso anno aiutandola a migliorare il suo italiano. Questa estate sarà sua figlia ad andare in Inghilterra per perfezionare il suo inglese. Per lei si tratta della prima esperienza all’estero senza la famiglia, ma Paola è tranquilla perché fra le ragazze è nata una bellissima amicizia che ha arricchito entrambe non solo dal punto di vista culturale e linguistico, ma anche umano.

“Sono sicura che mia figlia tornerà cambiata da questa esperienza e che avrà una nuova visione della vita e del mondo”.

 Roberta e Renato, vivono in una casa fuori Bologna. Accanto a loro stanno i genitori che hanno vissuto il periodo della guerra. “Accade spesso che, quando ospitiamo i ragazzi stranieri, si facciano cene anche con loro. Spesso mio padre racconta episodi e aneddoti del passato che affascinano i nostri ospiti”. Roberta e Renato sono sempre disponibili a portare in auto i ragazzi stranieri a visitare la città, ma, “se qualcuno lo desidera, si possono trascorrere ore all’aria aperta conversando sulla natura, le colture e gli animali che vivono con noi. Accogliamo spesso persone che amano la campagna, perché abbiamo specificato nel nostro profilo i nostri hobby e i nostri interessi verso la natura e molti ci scelgono proprio per questo motivo”.

 Carmela è un’insegnante di Napoli che ospita studenti interessati a fare lezioni private e personalizzate. Vive da sola ed è una donna molto attiva e piena d’interessi. Molti dei ragazzi che hanno studiato con lei sono rimasti in contatto e continuano a tenerla aggiornata sui loro risultati degli esami e sui loro progressi a scuola o in ambito lavorativo dove hanno potuto mettere a frutto l’apprendimento della lingua italiana. “Dopo che hai condiviso per molti giorni la stessa casa, i pasti e tanti interessi culturali, parlando del più e del meno, ma anche di cose personali, s’instaura un legame difficile da sciogliere”. “Io non ho figli, ma tutti i ragazzi che hanno studiato con me mi hanno fatto sentire meno sola e utile a qualcuno”.

Andrea e Cristina ospitano ragazzi dal 2007 e hanno due figli di 11 e 14 anni. Hanno iniziato questa attività quando Andrea ha perso il lavoro, ma anche dopo aver risolto i loro problemi economici, hanno continuato ad avere ragazzi da ogni parte del mondo nella loro abitazione di Ancona. “Una volta provata questa esperienza non la lasci più. Per noi e per i nostri figli è un’occasione unica a cui non vogliamo rinunciare e, a giudicare dai rapporti di amicizia che sono nati, anche per i nostri ospiti deve essere altrettanto importante”. Tuttavia Andrea e Cristina sentono di avere ancora qualcosa da fare: “il prossimo progetto è andare ospiti a casa delle famiglie di alcuni ragazzi che hanno soggiornato da noi: uno scambio con l’intero nucleo familiare ci farà conoscere luoghi, abitudini e persone nuove che ci consentiranno di allargare i nostri orizzonti culturali”.

 

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